Otto luogo dell’arte si trasforma e si trasferisce dal 1 aprile 2013

Otto luogo dell’arte, dopo due anni di attività espositiva e propositiva, si trasforma e si trasferisce. Abbiamo indagato quei territori difficili di confine dove la ricerca creativa si confronta con gli oggetti d’uso quotidiano. La zona tra arte e design che tanto ha suscitato passioni, dubbi o perplessità a seconda del pensiero di chi la osserva. Noi con una piccola iniziativa privata, e privata anche dei sostegni pubblici, ci siamo avventurati in questo mare in tempesta con la voglia di scommettere sugli sguardi laterali e sognanti di chi non accetta la conformità delle cose, ma tale conformità gli suggerisce nuovi modi e nuovi oggetti. Abbiamo realizzato 22 tra mostre ed eventi, ospitato 73 artisti, architetti, designer, fotografi e anche scrittori di ogni età da tutto il mondo che hanno regalato a noi ed ai nostri visitatori visioni e prospettive inedite ed interessanti. Abbiamo esplorato con loro tecniche espressive antichissime e futuribili, il mosaico, il ferro battuto, la falegnameria, la tappezzeria, la fusione a cera persa, ceramica, maiolica, terracotta, vetro, ebanisteria, lavorazione del marmo, alluminio, lampade, fotografia, installazioni, pittura ad olio, acrilico, collage, disegni ecc. Con queste tecniche sono stati visitati molti oggetti della casa e no come letti, sedie, tavoli, lampade, materassi, copriletto, caminetti portabili, vasi, quadri, centrotavola, specchiere, tavolinetti, pendole, cuscini, sottopiatti, tovaglie, sculture, modellini, fruttiere, comodini, librerie e anche un libro per il comodino, ecc. Ci siamo aperti alla collaborazione con gallerie, negozi, produttori ed artigiani di qualità. Ci siamo confrontati con i critici e gli storici dell’arte e del design tra cui Cloe Piccoli, Isa Tutino, Philippe Daverio, Vanni Pasca, Gianni Pettena, Alessandro Mendini, Beppe Finessi, Maurizio Vanni, Ugo La Pietra, Pasquale Persico, Maurizio Corrado… Abbiamo aperto un dialogo con il mondo accademico pubblico e privato per dialogare apertamente con le nuove energie creative.

Da questa attività si è sedimentata una collezione di oggetti di vari autori che hanno bisogno di essere definiti e collocati con attenzione in altri modi e dando loro la giusta promozione. Lo spazio o luogo dell’arte è stato una vetrina aperta, ci piace di più questa visione che non galleria, ci siamo già nel tunnel e vorremmo tendere ad essere più luminosi. L’esperienza espositiva a Firenze e le partecipazioni a fiere ed eventi in altre città europee, ci hanno indicato modi e suggerito soluzioni per lo sviluppo dell’ attività di Otto.
Pensiamo così sia giunto il momento di individuare delle aree dove si approfondiscono e si rendono più chiari gli intenti operativi. Sviluppare così l’attività in modo più concreto e funzionale ai vari aspetti della materia con cui abbiamo lavorato: il rapporto tra arte e design.

La sede centrale ufficio e studio di Otto sarà in Palazzo Rucellai piano quarto.

Mentre le proposte espositive, i nuovi oggetti o incontri saranno ospitati e inseriti in un appartamento in Palazzo Lotteringhi della Stufa.

L’attività potrà essere monitorata in una piccola vetrina di via de’ Palchetti, sempre in Palazzo Rucellai.

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